da www.nelrossodelluovo.com (30/11/2019 – 13:14)
Ho usato una frase in Inglese per rendere meglio il concetto: in Italia il sistema del betting di Stato, specialmente sulle corse dei cavalli, non funziona e non può funzionare nella maniera più assoluta.
Con la famosa delibera della Sesta Commissione Finanze del Senato del Giugno 995, voluta da un qualcuno ben preciso, che ha IMPOSTO il Totalizzatore Nazionale, senza che vi fosse alcuno dei cinque pilastri sui quali di deve fondare, i danni sono stati devastanti.
Il sistema Agenzia delle Dogane – Sogei ha completato il disastro.
Non è concepibile, nella maniera più assoluta, che un sistema di scommesse sia di “proprietà” dello Stato, che regola tutto, compresi gli orari di svago e i tempi per fare la pipì sia per gli investitori sia per i bookmakers, impedendo il mercato, con tutte le sue regole, che devono essere mutuate, in fatto e in diritto, dai mercati mobiliari, in tutto e per tutto.
Da qui non si può e non si deve scappare.
Vi faccio un esempio.
Ieri a Newbury c’è stata la prima giornata del Ladbrokes Winter Festival.
Pochi secondi dopo la vittoria di Champ (IRE) (c. b. 2012 King’s Theatre) nella Novices Chase si è aperto il mercato per la grande corsa RSA Chase di Cheltenham 2020, e la stessa cosa è successa dopo la vittoria di Paisley Park (IRE) (c. b. 2012 Oscar) nel Ladbrokes Long Distance Hurdle in vista di una corsa lunga a Ascot: 4/1 on per Champ e 7/4 (da 2/1) per Paisley Park.
Da quel momento fino all’off in quelle due corse future gli investitori e i layers potranno aggiustare il tiro quante volte vorranno, con coperture, con contratti vari, etc., proprio come nei mercati mobiliari.
Altro che ludopatie (finte)!!!
Al di là del fatto che in Italia le corse a ostacoli nel Regno Unito e in Irlanda sono, MISTERIOSAMENTE, ignorate, e i bookmakers nostrani, in ogni caso, non potranno mai aprire nessuno mercato fino alla mattina (avanzata) della giornata nella quale si disputeranno le corse oggetto d’interesse ministeriale, penalizzando, ENORMEMENTE, sia i backers sia i layers.
Palinsesto Complementare?
Non scherziamo per favore.
E poi la “proprietà” dello Stato sul betting ippico non cesserebbe in ogni caso, anzi sarebbe ancora più asfissiante.
Purtroppo viviamo in un Paese dove un Movimento (5Stelle se qualcun o non lo ha capito) ha vietato la pubblicità dei mercati relativi alle scommesse, senza che NESSUN funzionario di NESSUN bookmaker addetto alle azioni di lobbying abbia mosso un solo dito (mignolo) per spiegare ai facitori di legge, ORRIBILI, la rava e la fava.
A breve credo che lo stesso Movimento vieterà la pubblicazione dei listini delle Borse sui giornali, ma manterrà in vigore lo “strozzinaggio” di Stato, con il prelievo sul Totalizzatore Nazionale, per il vincente, del 31% e con le slot – machines che ritornano ai “massacrati” giocatori il 65% dell’ingurgitato (Las Vegas: tra 92% e 93% dell’ingurgitato dalle macchinette e si arriva addirittura fino al 98% e oltre, in certi casi).
Si direbbe che il Movimento è in “cotenna” con le cliniche da € 1.000 al dì dove lo Stato fa curare i malati (immaginari) di ludopatie (che sono invece dei puri e semplici massacrati dello “strozzinaggio” di Stato).
Forse quei funzionari sono timorosi che l’Italia si apra al mondo civile per i mercati delle scommesse ippiche, perché, in quel caso, tutti gli analisti e tutti i traders dovrebbero incominciare a studiare la pratica ippica da pagina 1, e non potrebbero più copiare quello che avviene al di fuori dei nostri confini e che, in ogni caso, riflette realtà che non sono le nostre.
Se fossi un Capo traders eliminerei Internet da quegli uffici e obbligherei tutti i miei dipendenti a seguire il mercato locale e non quello Inglese o Irlandese.
Questi concetti non c’è modo di farli capire al sistema Italia.
I movimenti delle scommesse ippiche, prima o poi, si avvicineranno allo zero, ma so what?
Tutti gli ippici fanno la fila continua, 24/07, davanti al Mipaaft, implorando i sussidi “con li sordi de noantri” e i vari Ministri danno loro retta per questioni elettorali.
Che importa di quello che succede se Mamma Stato provvede sempre “con li sordi de noantri”?
I Capi di questi ippici campano proprio per questo: se l’ippica marciasse sulle proprie gambe, come in tutti i Paesi del mondo, questi personaggi sparirebbero in un batti baleno.
Ahimè, li avremo sulle croste per tanti anni ancora salvo che qualcuno si decida di fare pulizia al Mipaaft, nel senso di azzerare ogni contributo statale all’ippica.
Carlino sogna: non è detto.
Stay with us.
Carlo Zuccoli.