da Carlo Zuccoli
Pensierini del dopo Ghinee
(05/05/2019 – 22:02)
“Paddock is the King and the only one”, il paddock è il Re e lo è solo lui, mi ha sempre detto uno dei componenti dello sparuto gruppo di esperti del tondino in UK, che vaga di ippodromo in ippodromo, investendo la fresca con grande successo (vivono di quello e sono sempre presenti da anni).
Quando sono in UK e vado alle corse ho l’onore di far parte di quel gruppo e sono molto in confidenza, anzi in amicizia con il migliore di loro.
Ieri, all’unanimità, abbiamo eletto Magna Grecia (IRE) (Invincible Spirit) il pick del paddock e oggi abbiamo votato, all’unanimità Hermosa (IRE) (Galileo), regina del paddock.
La mia idea era Just Wonderful (USA) (Dansili) che avevo appoggiato nell’ante – post betting, ma quando la cavalli si è presenta al pre – parade ring mi sono affrettato a guardare oltre, perché dimostrava di non essere cresciuta nemmeno di un centimetro dall’anno scorso e la stessa impressione me l’ha data Skitter Skatter (USA) (Scat Daddy), che era anche, chiaramente, over the top.
Le altre le avevo viste correre quest’anno, quelle che erano rientrate e non contavano.
Rubava l’occhio Lady Kaya (IRE) Dandy Man), ma l’ho giudicata soltanto una sprinter, sbagliando probabilmente.
Credo che Hermosa non faccia la distanza delle Oaks e che la stessa cosa la si possa dire per Magna Grecia, che farà le Ghinee Irlandesi e le St. James’s Palace Stakes.
Mi ha colpito, profondamente, ieri, l’osservazione che mi ha fatto Aidan O’Brien, molto prima delle Qipco 2000 Ghinee, al pre -parade ring, in una conversazione che spaziava, come il solito, su molti argomenti.
“The ground now is lose on top and will not suit Ten Sovereign’s action but the one of Magna Grecia”.
Il terreno ora (azzardo la traduzione, molto, molto difficile) in superficie non tiene (a lose, pronunciare lus, con la esse dolce, horse significa che un cavallo è scappato), forse è scivoloso.
Queste cose sarebbe utile portarle alla conoscenza degli appassionati e degli investitori Italiani.
Non avevo dubbi, ma Aidan O’Brien è come Sir Henry Richard Amherst Cecil che, nella sua cucina, la mattina, mi faceva i disegni degli arti dei cavalli spiegandomi i vari problemi che il cavallo Tizio, Caio e Sempronio avevano.
Siamo al top assoluto.
Credo che le stesse conoscenze le abbia anche Mark Johnston, ma non sono in confidenza tale con lui da avviare simili discorsi e poi alle corse manca il tempo.
Detto ciò capirete perché ogni bookmaker ha un rappresentante sul campo anche se la maggior parte di essi esce poco dalla sala stampa (Prezzemolo docet) se non per dare le quote di avvenimenti futuri.
Ieri, dopo le Qipco 2000 Ghinee, Aidan O’Brien ha dichiarato ai quattro venti che Magna Grecia farà la Ghinee Irlandesi e le St. James’s Palace Stakes al Royal Ascot (chissà se qualche concessionario vi farà operare), ma alcuni di loro distribuivano le quote per il Derby invitando la “canaglia” alla punteria.
Nulla di illegale, ma il troppo stroppia.
Stay with us.
Carlo Zuccoli
P. S. Attendo commenti da parte del Bretellato, che dalla poltrona “dorata” di casa interviene su tutto, anche sul numero di peli della coda dei cavalli al tondino all’ippodromo di Macau (si dice Macau, per la cronaca).
C. Z.
Queen Elizabeth II of England, and Irish trainer Aidan O’Brien