Città di Montecatini, un mostruoso TIMONE EK Sindaco Subito

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E’ un cavallo diverso Timone Ek, soprattutto sul miglio, soprattutto a Montecatini dove è imbattuto e dove ha sempre stravinto. Impressiona soprattutto la testa e il cuore di Timone, che l’appassionatissimo Luigi Lettieri scelse a ottimo prezzo da puledro quando il figlio di Mr Vic era un calimerino nero (non impressionava né per modello né per genealogia); ma ci aveva visto giusto Luigi in quello che doveva essere il suo ultimo puledro (“in famiglia mi dicevano: ma che ci fai sempre a comprare sti cavalli, comprati una casa, e mi avevano quasi convinto”), tanto da affrontare tanti km da Bosco Trecase (nel napoletano) per andarlo ad acquistare; stavolta da Boscotrecase Luigi e il fratello Domenico hanno mosso alla volta di Montecatini per esultare all’ennesimo successo di vertice dell’ex calimero nero, ora Campione conclamato, Timone che ha vinto con un vantaggio abissale e con un parziale impressionante il Città di Montecatini. In batteria Timone (veramente un computer, gli manca solo la parola, sa fare tutto) è rimasto tranquillo (unica preoccupazione trovare la destra libera che si è aperta dopo 200 metri), in terza pariglia, ha mosso a centro pista sulla penultima curva vanamente anticipato da Totoo Del Ronco che l’ha costretto in quarta ruota, la leader Peace Of Mind ha tentato l’allungo con un paletto per la retta opposta da 1.09 (13.8), ciononostante Timone ha travolto tutto e tutti e sulla curva finale era già padrone della situazione, si è isolato con 600 finali in 41.4 ufficiali (meno di 41 per lui che veniva da dietro) senza chiedergli nulla. Per la finale Timone, che sceglieva per primo, ha preso il 2 con decisione di Fabrice Souloy che non ha trovato d’accordo Enrico Bellei. All’atto pratico poco ha inciso il numero, dato che questo Timone avrebbe vinto anche se avesse scelto il 18 … Partenza tranquilla per poi sfondare con mezzo giro iniziale in 28.9, primo km in mano per poi staccarsi con retta opposta volata da 1.06.5 (13.3) con cui ha staccato nettamente i rivali. Come in batteria Enrico Bellei non ha richiesto nulla a Timone che ha concluso isolato sotto le urla dei Lettieri e dei fans di Timone a media di 1.11.8 (41.8 i 600 finali) e che se avesse voluto avrebbe senza dubbio battuto il record della pista e della corsa di 1.11.6. A differenza di tante altre corse Enrico Bellei (al quinto successo nel Città di Montecatini) non è stato determinante (se non per il fatto di non aver fatto errori e di essersi liberato dalla corda in batteria) perché un Timone simile avrebbe potuto guidarlo chiunque, bastava allacciare le cinture, reggersi e stare in sulky …

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Contro un simile aeroplano gli altri hanno partecipato ad un’altra corsa. Al secondo è emerso l’altro campione Pascià Lest in ripresa ma, va detto, non il miglior Pascià di sempre, forse in finale risentendo anche del doppio impegno senza ferri. In batteria Pascià ha mosso dalla quarta posizione sulla seconda curva ed è sfilato a sorpresa al giro sulla sfortunata leader Pancottina Bar che dopo il lancio in 13.9 è stata ripresa in mano e si è affogata. Tutto semplice così per Pascià, netto in 1.12.3 con 600 finali in 42.3. In finale Pascià non è riuscito a sfruttare al meglio il numero 1 perchè è stato saltato da Stankovic Ok e, con la presenza esterna di Positano D’Ete e subito coperto da Timone, non ha potuto presentarsi per primo a chiedere strada, ma il risultato non sarebbe cambiato. Comunque poi Pascià è emerso netto secondo. Alle restanti piazze bene Totoo Del Ronco, Testimonial Ok e Rue Du Bac, così come bene anche Stankovic Ok che dopo la spesa iniziale ha capeggiato i battuti.

Detto della sfortuna di Pancottina, ha ancora sbagliato al via Superbo Capar che in sgambatura appariva più tranquillo, l’oscar della sfortuna va però a Rum e Coca Day che, ottimo in batteria arrivando carico senza spazio, è entrato in finale ma non ha potuto prendervi parte perché colto da lieve zoppia dopo il primo atto.

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