VARENNE chiama e la Toscana risponde. E non poteva essere altrimenti visto che il campionissimoproprio su questa terra ha mosso i
primi passi da puledro, sui prati di Bolgheri. Perchè non c’è pace nemmeno per i Miti. Neppure se sei un cavallo come Varenne, il figlio del vento, il trottatore più forte di tutti i tempi. Il campione ha da poco compiuto 24 anni, una veneranda età per un cavallo, visto che per paragonarlo all’uomo si moltiplica per tre, quindi si è superata la settantina. Da quando ha smesso di correre, nel 2002, la sua casa è il centro d’allevamento Il Grifone di Vigone, in provincia di Torino, dove svolge l’attività di stallone. Il Capitano, così viene chiamato dai
tanti fan, si è trovato al centro di una battaglia legale, fra il proprietario Enzo Giordano attraverso la sua società «Varenne Futurity» e
la «Varenne Forever», di cui è aministratore delegato Valter Ferrero,
attuale presidente dell’Anact, l’associazione italiana degli allevatori,
che ne gestisce l’attività stalloniera. Nelle settimane scorse è arrivata la sentenza del giudice Francesca Goez de Ayala della seconda sezione del Tribunale civile di Napoli che ha stabilito il sequestro giudiziale dal prossimo 31 luglio a favore del proprietario. Dalle voci sempre più insistenti nell’ambiente ippico sembra sia già pronta la nuova destinazione: all’Equicenter Monteleone a Inverno, in provincia di Pavia. Ma i tanti appassionati di Varenne temono per la sua sensibilità. Lui ha ormai le sue abitudini e soprattutto un rapporto speciale, simbiotico con la sua groom Annamaria Crespo, con cui ha trascorso 17 anni, un terzo della sua vita. I due ormai si capiscono con uno sguardo, come quando alla sera lui è stanco di stare nel suo paddock e vuole tornare in box per la cena: Varenne la cerca e gli dà una semplice occhiata e intanto si avvicina al cancello.
COSÌ è partita una petizione a livello nazionale per cercare di far rimanere il cavallo a Vigone, o comunque di non separarlo dalla sua «tata». La raccolta firme è iniziata prima nel piccolo paese piemontese,
dall’iniziativa di Roberta Tiberio che ha affisso un cartello in qualche negozio. I promotori ci tengono a precisare che non vogliono assolutamente entrare nella vicenda legale. «Sono animata – ha detto Roberta- soltanto dal desiderio di pensare al benessere di Varenne
che ha ormai 24 anni e da 17 vive a Vigone dove è assistito amorevolmente dalla sua tata». La notizia
della petizione, grazie ai social, si è sparsa in tutta la penisola e raccolte sono partite anche a Roma, Firenze e Montecatini, città di cavalli, oltre che di acque termali, dove Varenne ha vinto due gran premi locale e dove stato «special guest» in diverse serate all’ippodromo del Sesana. In Toscana tra i promotori c’è Samanta Catastini, creatrice del rifugio equino Nibbio Alato, associazione no profit che si occupa di ospitare cavalli a fine carriera. «Una separazione – spiega Samanta, scrittrice, ma anche etologa relazionale – dopo oltre 17 anni di condivisione quotidiana di affetto e cure significa un grave dolore psicologico per entrambi, ma molto acuto per Il Capitano. E’ come strappare a un nonno gli affetti più cari». La speranza dei tanti appassionati e tifosi del Capitano (esiste anche un fan club con iscritti
in tutta la Penisola) è che il proprietario che nella gestione del suo
campione ha spesso usato il «cuore», lo faccia una volta di più. La
storia insomma non è ancora arrivata al traguardo e del resto Varenne ci ha abituato a dei finali incredibili.
Gabriele Galligani.