Intervista a MARJO NATYNKI tornata al successo classico con Napoleone Lans

Bel successo classico della finlandese Marjo Natynki trainer di Napoleone Lans che a 11 anni centra il Gran Premio Vittoria. Successo come trainer dietro le quinte, perché allenatore “sulla carta” è Gennaro Casillo; Marjo, quando diventerai ufficialmente allenatrice?
Tra 3 anni, perché occorrono 5 anni continuativi di licenza di guida. Io ho preso la patente nel 1998 ma poi, non piacendomi guidare, non l’ho rinnovata; ora l’ho rinnovata due anni fa e potrò allenare ufficialmente dal 2021”.

Infatti in pista in tanti anni ti abbiamo visto poche volte in sulky, più a sella.

“Ho iniziato in Finlandia, c’è una scuola di tre anni (che manca in Italia) nella quale ci si fa le ossa con i trottatori “sangue freddo”; poi nel 1998 sono venuta in Italia e ho fatto qualche corsa, vincendo con Zillis a Bologna, anche se la mia passione è allenare. Mi piace di più il trotto montato, anche se l’ultima volta con Ribot Zs sono cascata”.

Cos’era successo?

Si è rotto il sottopancia e si è girata la sella, mi sono rotta il collaterale del ginocchio, ora sto meglio”.

Hai una monta “vintage” battendo la sella …

“Ho gambe lunghe e quindi sarebbe una fatica immensa montare come i fantini del galoppo, mi trovo meglio così e i cavalli con cui corro solitamente sono quelli che ho io in scuderia quindi sono abituati al mio modo di montare. Fare il trotto montato è un po’ il mio hobby.”

Napoleone Lans era al primo suo successo classico, tu no perché in passato avevi vinto corse di gruppo.

“Nel periodo in cui allenavo insieme a Enrico Bellei abbiamo fatto centro con Mirtillo Rosso in tanti gran premi (tra cui Giovanardi, Nazionale e Duomo), con Bliz nelle Oaks, nel Carena e nell’Europa Filly, con Nausica Fp anche lei nelle Oaks e nel Carena oltre al Marche, Gorniz nel Costa Azzurra e nel Padovanelle, Merlino Om nell’Elwood Medium, nell’Etruria e nello Stabile, Musa Del Ronco nel San Paolo Filly. Poi, dopo la separazione con Enrico, quando mi son messa in proprio ho avuto la possibilità di avere ottimi soggetti con Alberto Ferrero che mi ha dato fiducia (e lo ringrazio per questo) con Papandreu che ha vinto il Repubblica e con Rodin Inn Ronco che ha vinto il Firenze”.

E ora è arrivato anche il primo meritato gran premio con Napoleone Lans, ci credevi?

“Crederci no, però un po’ ci speravo, ero convinta che corresse bene, poi per Napoleone la distanza più lunga è meglio è, non molla mai, è un cavallo che sa leggere e scrivere, dà sempre il cuore in pista, oltre ad essere un cavallo bravissimo anche in box e in paddock, un cavallo buono, professionale e serio. Ho iniziato a crederci quando l’ho visto davanti, ho pensato ai primi gran premi in Italia che vivevo con un poker di personaggi che ora non ci sono più (Nello Bellei, Massimo Braccini, il “Maresciallo” e Beppe) e ho guardato lassù dove sicuramente stavano guardando Napoleone e li ho pregati di dargli una mano a farcela. Quando le cose in scuderia non vanno per il meglio metto in pista Napoleone perché so che lui non tradisce mai e le sue buone corse risollevano l’umore di scuderia”.

Dove e come lo alleni?

“A Vecchiano al Pruniccio, Napoleone lavora due o tre volte a settimana sul sabbione. Come allenamento seguo gli insegnamenti di Enrico Bellei e non alleno quasi mai i cavalli in pista tonda, preferisco lavorarli in pista dritta, Napoleone non lavora mai svelto, solitamente fa 8 rette, trottoni sul piede dell’1.40”.

Ottimo in sulky nel Vittoria Andrea Farolfi. Chi sono i tuoi driver preferiti?

“Sì, Andrea è stato perfetto, ha fatto l’andatura giusta per Napoleone, per farlo arrivare ancora in spinta e al contempo per far sentire la distanza ai rivali, ha guidato benissimo. I miei driver preferiti sono Enrico Bellei e Pippo Gubellini”.    

Quanti cavalli in scuderia e da chi è composto il tuo team?

“Igor Guasti che lavora con me da circa un anno e la new entry Livio Masini, mentre per la programmazione degli impegni dei cavalli se ne occupa Paolo Bellandi per la The Show Must Go On e Fabio Frittelli per gli altri”.

Tra i puledri hai buoni prospetti per il futuro?

“Ho delle lettere A della scuderia Malù che promettono bene, Immensite e Nausica Fp dopo avermi dato belle soddisfazioni in pista continuano a darmene anche come fattrici. Nausica Fb ha prodotto Vanessa Fb e ora ho la sorella piena di Vanessa, Armida Fb (anche lei da Ganymede); Immensite ha dato Tropesien e Vannina Fb, ma il meglio secondo me deve ancora venire … Ha prodotto (sempre dall’incrocio con Ganymede, come per Tropesien) Antares Fb e Zaffiro Fb. Con Zaffiro ho fatto solo la qualifica poi l’ho fermato per aspettarne la crescita, ho pazienza e voglio aspettarlo, perché ho tanta fiducia in lui. Debutterà a fine febbraio e ne sentirete parlare”.

Il tuo cavallo del cuore?

“Papandreu, giocavo con lui in paddock e si faceva prendere solo da me, mi chiamava da lontano nitrendo, era un amico”.

Il più forte?

“Gorniz, era capace di partire in 28 e di ripetere il parziale in arrivo; ora passa la vecchiaia qui con me in relax, è bello essere ancora insieme”.

(Marjo con i figli Emily e Samuel)

I tuoi hobby?

“Andare in palestra, fare footing. Poi ora vado a fare una passeggiata a sella con Right Leader Lf che è tornata da me per fare la fattrice ma dopo gli ultimi due successi fatti con il training di Castiglia è ai limiti di somme vinte per poter correre anche a 8 anni; non lo so se potrà correre lo farà altrimenti la porto in giro a sella a passeggiare. Altro momento piacevole della mia vita sono i momenti passati con i miei figli, Emily e Samuel”.

E anche loro con genealogia Bellei – Natinky non potevano non essere contagiati dalla passione ippica …

“Già, fanno pony games che è una disciplina che è stata riconosciuta come specialità equestre. Emily è arrivata una volta seconda e una volta quarta nella squadra italiana agli europei e quest’anno è stata l’unica italiana ad arrivare alle semifinali pur opposta a ragazze di 17 anni (lei ne ha 15)”.

Cosa vorrebbero fare da grandi? Diventeranno guidatori o fantini?

“Emily ha preso il patentino per fare il circuito nelle corse pony, mi piacerebbe se in futuro corresse al trotto montato, mi piacerebbe tanto. Come idea a lei piacerebbe insegnare la sua specialità equestre dei pony games. A Samuel piacerebbe guidare, ma non viene mai a fare prove e non si vuole sporcare … In alternativa gli piacerebbe fare il veterinario”.

A breve rivedremo sui tuoi cavalli Enrico in sulky e te in sella?

“Sì, stiamo entrambi meglio, Enrico sta migliorando dai dolori di un nervo del gomito, non ha precipitato i tempi ma ha ripreso a lavorare e a fine mese correrà in Francia con Urlo Dei Venti nel Luxembourg e poi forse farà l’Amerique con Timone Ek, io rientro in sella a Milano il 19 con Ribot Zs”.         

(Napoleone Lans in premiazione)

 

 

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