Batteria Derby, qualificati VICINO MEC e VERTIGO SPIN al grande giorno
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Sono Vicino Mec e Vertigo Spin gli ultimi due nomi dei partecipanti al Derby, entrambi allenati in Toscana (Gennaro Casillo e Holger Ehlert). Ha vinto Vicino Mec che, complice qualche cambio di impostazione da parte di Gennaro Casillo e un’efficace interpretazione di Antonio Di Nardo, ha fatto il bravo facendo valere il suo potenziale fuori dal comune. Ha puntato tutto sulla chiusa Vicino Mec restando tranquillo in coda per poi far valere la sua progressione a centro pista nel mezzomiglio finale. In avanti intanto era andato Vir Del Ronco attaccato da Victoria Luis, con il maschio che sull’insistenza della femmina gli ha dato strada nel secondo paletto in 14.1 per poi ripresentarsi ad ottenere lo scambio al termine della seconda curva. Terzo in corda Vertigo Spin avanti a Victor Chuc Sm, Voltaire Gifont, Voyager Grif e in coda Vicino Mec, mentre ha sbagliato prima del via Vincennes Font. Al giro ha rotto gli indugi Voltaire puntando in avanti, anticipato a mezza ruota da Vertigo Spin che l’ha lasciato sfilare per prenderne la scia (capolavoro tattico tutta la corsa di Roberto Vecchione, dopo che al via si era preoccupato principalmente di restare secondo in corda, ritrovandosi poi terzo per lo scambio, riuscendo comunque poi a fare tutta la corsa schienato dietro i primissimi, guidata da cineteca che porta al derby Vertigo).
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Ai 650 finali è venuto via a centro pista Vicino con un parziale imperioso che gli ha consentito di passare in 300 metri il compagno di allenamento Voyager (che aveva vanamente tentato l’anticipo in terza ruota) e di presentarsi sulla piegata finale su Voltaire Gifont che si è liberato di Vir in cedimento al pari di Victoria. Momento delicato per Vicino l’ultima curva che in passato è stato il suo tallone d’Achille, invece stavolta è filato tutto liscio, dato che ha aumentato la pressione su Voltaire passando in retta, con incollato ai due spettatore interessato Vertigo. Vicino nel finale ha appannato lo slancio dopo il grande parziale dalla coda alla testa ma, energicamente sostenuto da Antonio Di Nardo, ha mantenuto una lunghezza di vantaggio a media di 1.13.8 su un ottimo Vertigo che ha battuto chiaramente Voltaire tentando infine l’aggancio al vincitore.