Il sabato al Sesana, nel montato ancora REBECCA DAMI, stavolta con SATCHMO AS
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“C’è il trotto montato a Montecatini e vince sempre lei, Rebecca Dami!”. Queste le parole del cronista Cioni quando Satchmo As ha tagliato netto primo il palo d’arrivo ed è vero anche se, oltre che alla sella (tra l’altro primo amore di Rebecca che iniziò con i cavalli nei maneggi, in particolare ai Groppoli a Serravalle Pistoiese), Rebecca è bravissima anche in sulky con una percentuale di successi nel 2017 del 40% (8 centri in 20 corse). Dato a Rebecca ciò che è di Rebecca, va dato però a Satchmo ciò che è di Satchmo (così come al trainer Gennaro Casillo): dopo i buoni lavori nella specialità aveva lasciato un po’ a desiderare la sgambatura a inizio serata (probabilmente sentiva un po’ la pista dura), ma, con qualche accorgimento, in corsa è stato perfetto e al mezzo giro finale ha fatto valere parziale a centro pista superiore con il quale ha indotto alla resa Take The Crown leader dal via e ancora secondo respingendo i tentativi dell’altra toscana (di adozione, finlandese di origine) Marjo Natinky come sempre al palo nella specialità, nell’occasione con il suo Tropesien. In un gruppo falcidiato dagli errori, a distanza sono arrivate altre amazzoni (del sesso cosiddetto forte il solo Alessio Pollioni è giunto a traguardo) con Ottone Jet e Angela Capuano che hanno sbagliato nei pressi del palo lasciando il quarto a Jessica Lari e Kandy Krisp su Marta Matarazzo e Renuka Ferm e Valeria Venturini e Skroce D’Aghi.
A completare il Dami day è giunto in chiusura il successo del marito Francesco Facci a segno con Ugo Dei Ronchi per il training di Holger Ehlert. Dal rientro quattro uscite per Ugo con tre primi e un secondo; anche stavolta Ugo ha attuato lo schema preferito scoperto sul leader (in questo caso la femmina Udue Effe) dopo aver evitato gli spazi stretti creatisi sulla prima curva nella quale lo sfortunato favorito Unguento è stato danneggiato da Uanita Ur. Dopo il primo km comodo match negli ultimi 600 tra Ugo e Udue con il maschio prevalente di forza sulla femmina, terzo Ugly Op in forma.
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Terza con Tropesien, Marjo Natinky si è rifatta da trainer con il bel successo della ritrovata Right Leader Sf che, già vista in ottimo assetto in sgambatura, è stata interpretata con fiducia da Thomas Manfredini. Ottenuta strada nel lancio in 14.5 Right Leader ha risposto picche a Tocai Font (costretto allo scoperto e poi logicamente in calo) ed ha tenuto andatura costante per isolarsi in 1.14.6 su Reims Dei Greppi che, terza in corda, ha battuto in retta Prinzy Bee Power. Ha trovato tanto traffico ma è piaciuta nonostante il risultato Rienda Suelta.
C’era poi da vedere la prima corsa dei puledri in toscana riportata da leader dal veloce ma caratteriale Zero Nof. C’è voluta tutta l’abilità di Edo Baldi per farlo impegnare e per reagire sulla retta opposta a Zoraya Grad che l’aveva seguito dal via e in retta da un ottimo Zeno Del Ronco che ha sbagliato sulla prima curva per tornare bene con 1400 finali che ho cronometrato in 1.48.5 con 600 conclusivi in 44.8. Dopo il palo Edo Badi ha toccato con la frusta Zero che ha sbagliato; è un soggetto forte e promettente ma ancora non facile. In fallo (anche qui per inesperienza sulla discesa in corda di chi la precedeva) sulla prima curva Zeni’ Rl che ha poi inseguito platonicamente bene arrivando in spinta. Buono anche l’inseguimento dopo rottura al via di Zecca Vecchia Cla che ho cronometrato in 2.05.5.
Facile successo per la favorita Une De Rob con Manuel Galeazzi. Come sempre rapida, nel lancio in 14.6 Une De Rob ha ottenuto strada dall’altrettanto svelta Ultraledy Grad, ha fatto “monte” alle sue spalle con scoperte Unicef e la controfavorita Utah Bi (in terza ruota dopo mezzo giro) che logicamente hanno poi accusato (comunque piacendo) l’allungo conclusivo di Une De Rob con 600 finali in 44.7, durante i quali l’unica a guadagnare battendo con bel finish Ultraledy per il posto d’onore è stata Ulassai che ha trovato tardi l’aria e sembra matura per togliersi la qualifica di maiden.
Bella vittoria per la puledra del fiorentino Daniele Orsini che ha chiamato Viola sia la figlia sia la cavalla. Viola Orsini (ovviamente parliamo di quella a quattro zampe), nelle mani di Massimo Barbini ha seguito Vega Del Ronco per averne ragione con 600 finali in un notevole 43 scarsi. Terza dopo breve errore sulla prima curva Venere Dea. Ho cronometrato in 43.1 i 600 finali di Voilà Bi e in 42.9 quelli di Verduzzo Mdm falloso al via.
Dopo alcune prove tatticamente sfortunate hanno fatto centro di forza Tahir Tadd e Alessandro D’Ettoris. Rimasta scoperta dopo mezzo giro in 29.5 quando Per Bibi è sfilato su Stazzema Dr, Tahir è passata di forza al mezzo giro finale su una Ramona Caf in netta ripresa (in percorso esterno dopo aver subìto l’avvio lento di chi la precedeva) e seconda davanti a Tallaro Tab finito molto bene dalla coda nel mezzo giro conclusivo esterno e da attendere con fiducia in prima fila.
Prima delle corse qualifica superata per 4 dei 5 puledri in pista (non ce l’ha fatta Zarinarodo che avrebbe fatto il tempo ma è stata squalificata per doppia rottura). Bella impressione per Zahrah, una figlia di Pascià Lest presentata da Holger Ehlert che, ritrovatasi davanti sulla penultima curva sullo scarto di Zammu Del Nord (che aveva ottenuto strada nel lancio in 15.6 da Zelandia Zg, questa poi coinvolta nello scarto), ha concluso in 1.20.4 ma con notevoli 600 finali in 46.5 e arrivo in 14.6. Alle sue spalle benino la veloce Zelandia, poi Zeudy Grad che aveva sbagliato sulla prima curva e Zammu.